Dorme un teatro Scolpito al centro di un'agricola contrada Tanto qui nessuno si dispera… Ei pera… pera!… Anticamente Si sguainavano là dentro le parole: Uccidere il tirano questa sera! Ei pera… pera!… Tiranni, Oreste, Saul, Criniere antiche di tragedia e là , Là nel vuoto fulvo, caotico Elettra Vive, recita, si muove, ah ma no! La Mirra, no! Non ha il tiranno, invece sì, ce l'ha, È lui, l' amore, l' oscuro destino Sessuale, il suo sogno d' inferno, sì ! … Sariva la città Tra le sue torri e le tempeste Del teatro un vento marinaio, Volando la campagna, tra Genova e Savona Le girava in Spagna e Il teatro cominciava così il suo sonno Nei tempi moderni, dai tempi moderni avvilito. Lasciato, abbandonato così Anticamente era l' idea Di un teatro in mezzo al grano Come una bevanda solto il sole… Ei pera… pera! Dorme un teatro, Il sangue finto per il sogno di Vittorio, Rosso come il vino del sipario… Ei pera… pera! Ei pera… pera! Ei pera… pera!